Una tradizione tipicamente italiana, da non perdere per assaporare pienamente la dolce vita durante il vostro soggiorno bolognese con noi di Love Italian, è l’aperitivo.
È una tradizione talmente importante e radicata nella cultura italiana, che durante i mesi di lockdown nel 2020, ne era stata creata la versione digitale, online, a distanza!
Ognuno ha il suo bar preferito e il suo drink preferito da consumare, ma ci sono alcune caratteristiche immancabili… Partiamo dall’antichità!
Il termine aperitivo deriva dal latino aperitivus (che apre) , e definisce una bevanda in grado di aprire lo stomaco stimolando la sensazione della fame. Già nel IV secolo a.C. il medico greco Ippocrate scoprì che, per alleviare i disturbi di inappetenza dei suoi pazienti, bastava somministrare loro una bevanda dal sapore piuttosto amaro, a base di vino bianco e fiori: ancora oggi, i principali drink che amiamo bere durante l’ora dell’aperitivo sono prevalentemente bitter, ovvero caratterizzati da un classico retrogusto amarognolo che, più del sapore dolce, stimola il senso di fame.
Saltiamo fino a Torino, anno 1786 quando Antonio Benedetto Carpano, gestore di una piccola bottega di liquori, produce il primo Vermut, un delizioso vino bianco moscato aromatizzato con oltre 30 varietà di erbe e spezie: il Vermut riscosse nel giro di pochi anni un enorme successo, grazie anche ai costi contenuti, conquistando l’allora re d’Italia Vittorio Emanuele II.
Fu proprio quest’ultimo, infatti, a miscelare il Vermut con la China Carpano, ribattezzato poi Punt e Mes (per quel suo “punto e mezzo” di amaro in più), facendone l’aperitivo ufficiale della corte sabauda, come bicchierino da bere prima di mettersi a tavola, proprio per mangiare con più gusto. Da quel momento in poi il successo era scontato: la bevanda di Carpano si diffuse per tutti i caffè dell’allora capitale, accompagnato da stuzzichini a base di prodotti tipici piemontesi come formaggi, salumi e l’immancabile bagna càuda. Sulla scia di questa fama, un farmacista bolognese trasferito a Milano, creò il primo liquore da aperitivo non a base di vino. Si tratta dell’Amaro Ramazzotti, ricavato dalla macerazione e infusione della combinazione di ben 33 erbe, radici e spezie.
È poi nella Milano da bere in pieno boom degli anni ’90 che l’imprenditore Vinicio Valdo ha avuto l’intuizione di lanciare la nuova formula che prevede l’accoppiata (vincente) di alcolici e buffet, trattenendo quindi i clienti nel locale offrendo loro cibo gratis affinché continuassero a bere: nasce così l’apericena!
E voi cari lettori e studenti di Love Italian, cosa aspettate a venire a fare un succulento aperitivo a Bologna con noi?
Qual è il vostro drink preferito da gustare in Piazza Maggiore?
Lorenza Simoni
Once you arrive in Italy, be it for holiday or to learn the language with one of our teachers at Love Italian, there’s something you can’t miss if you really want to enjoy the dolce vita: go for an aperitivo.
There are many social interactions revolving around food: go shopping at Mercato Erbe to interact with the vendors, make small talk with a barista over your morning cappuccino, and of course, sitting down for an aperitivo!
This tradition is so important and rooted in the Italian culture that during the pandemic lockdown in 2020 we invented the digital online version!
A bit of history:
The term aperitivo comes from the Latin word aperire (to open) and identifies a drink that primes your stomach for dinner and raises your appetite. In the 4th century before Christ, the Greek physician Ippocrates found that a bitter tasting drink could soften the lack of appetite: still today, the favourite drinks during aperitivo time are quite bitter because the bitter taste encourages the appetite.
History jumps to 1786 in Turin where Antonio Benedetto Carpano produced the first Vermouth in his small liqueur factory: it was a delicious white wine flavoured with more than 30 herbs and spices. In a few years Vermouth gained a huge success thanks to its reduced price and became the King Vittorio Emanuele’s favourite drink. Adding a few drops of quinine cordial he invented the Punt & Mes that became the official opening of the Savoia family meals served with typical Piedmont delicacies : cheese, coldcuts and of course bagna cauda!
Vermouth is still the most traditional Italian drink for aperitivo. However, these days you can truly order any drink, no need to stick to the traditional bitter cocktails. Prosecco, white wine, and beer are all common drinks when out before dinner. (Though don’t plan to order wine if you are out AFTER dinner. That tends to strike locals as odd because wine is something to be enjoyed with food).
Did you know that it was a Bolognese chemist the inventor of the first aperitivo spirit without wine? It’s Amaro Ramazzotti – the infusion of 33 herbs and spices perfectly balanced and combined together!
The city of Milan in the 90s lived the economic boom and the local businessman Vinicio Valdo had the brilliant idea to try a new menu serving free food together with spirits, in order to keep customers inside the cafès drinking all the time: the birth of the apricena!
Finally, an important note for teetotaller: in Italy we distinguish aperitivo into two categories, non-alcoholic and alcoholic drinks. Non-alcoholic drinks can either be: alla frutta, with a base of fruit juice; or non-alcoholic bitter aperitif made from herbs and syrups, such as Crodino (Note: you can find alcoholic and non-alcoholic Crodino).
What about you, dear students of Love Italian, what’s your favourite drink to sip in Piazza Maggiore?
Don’t wait longer and come join us for a mouth-watering aperitivo with a view!!
Lorenza Simoni
L’aperitivo di Love Italian
Last Updated: February 16, 2022 by admin · Leave a Comment
Una tradizione tipicamente italiana, da non perdere per assaporare pienamente la dolce vita durante il vostro soggiorno bolognese con noi di Love Italian, è l’aperitivo.
È una tradizione talmente importante e radicata nella cultura italiana, che durante i mesi di lockdown nel 2020, ne era stata creata la versione digitale, online, a distanza!
Ognuno ha il suo bar preferito e il suo drink preferito da consumare, ma ci sono alcune caratteristiche immancabili… Partiamo dall’antichità!
Il termine aperitivo deriva dal latino aperitivus (che apre) , e definisce una bevanda in grado di aprire lo stomaco stimolando la sensazione della fame. Già nel IV secolo a.C. il medico greco Ippocrate scoprì che, per alleviare i disturbi di inappetenza dei suoi pazienti, bastava somministrare loro una bevanda dal sapore piuttosto amaro, a base di vino bianco e fiori: ancora oggi, i principali drink che amiamo bere durante l’ora dell’aperitivo sono prevalentemente bitter, ovvero caratterizzati da un classico retrogusto amarognolo che, più del sapore dolce, stimola il senso di fame.
Saltiamo fino a Torino, anno 1786 quando Antonio Benedetto Carpano, gestore di una piccola bottega di liquori, produce il primo Vermut, un delizioso vino bianco moscato aromatizzato con oltre 30 varietà di erbe e spezie: il Vermut riscosse nel giro di pochi anni un enorme successo, grazie anche ai costi contenuti, conquistando l’allora re d’Italia Vittorio Emanuele II.
Fu proprio quest’ultimo, infatti, a miscelare il Vermut con la China Carpano, ribattezzato poi Punt e Mes (per quel suo “punto e mezzo” di amaro in più), facendone l’aperitivo ufficiale della corte sabauda, come bicchierino da bere prima di mettersi a tavola, proprio per mangiare con più gusto. Da quel momento in poi il successo era scontato: la bevanda di Carpano si diffuse per tutti i caffè dell’allora capitale, accompagnato da stuzzichini a base di prodotti tipici piemontesi come formaggi, salumi e l’immancabile bagna càuda. Sulla scia di questa fama, un farmacista bolognese trasferito a Milano, creò il primo liquore da aperitivo non a base di vino. Si tratta dell’Amaro Ramazzotti, ricavato dalla macerazione e infusione della combinazione di ben 33 erbe, radici e spezie.
È poi nella Milano da bere in pieno boom degli anni ’90 che l’imprenditore Vinicio Valdo ha avuto l’intuizione di lanciare la nuova formula che prevede l’accoppiata (vincente) di alcolici e buffet, trattenendo quindi i clienti nel locale offrendo loro cibo gratis affinché continuassero a bere: nasce così l’apericena!
E voi cari lettori e studenti di Love Italian, cosa aspettate a venire a fare un succulento aperitivo a Bologna con noi?
Qual è il vostro drink preferito da gustare in Piazza Maggiore?
Lorenza Simoni
Once you arrive in Italy, be it for holiday or to learn the language with one of our teachers at Love Italian, there’s something you can’t miss if you really want to enjoy the dolce vita: go for an aperitivo.
There are many social interactions revolving around food: go shopping at Mercato Erbe to interact with the vendors, make small talk with a barista over your morning cappuccino, and of course, sitting down for an aperitivo!
This tradition is so important and rooted in the Italian culture that during the pandemic lockdown in 2020 we invented the digital online version!
A bit of history:
The term aperitivo comes from the Latin word aperire (to open) and identifies a drink that primes your stomach for dinner and raises your appetite. In the 4th century before Christ, the Greek physician Ippocrates found that a bitter tasting drink could soften the lack of appetite: still today, the favourite drinks during aperitivo time are quite bitter because the bitter taste encourages the appetite.
History jumps to 1786 in Turin where Antonio Benedetto Carpano produced the first Vermouth in his small liqueur factory: it was a delicious white wine flavoured with more than 30 herbs and spices. In a few years Vermouth gained a huge success thanks to its reduced price and became the King Vittorio Emanuele’s favourite drink. Adding a few drops of quinine cordial he invented the Punt & Mes that became the official opening of the Savoia family meals served with typical Piedmont delicacies : cheese, coldcuts and of course bagna cauda!
Vermouth is still the most traditional Italian drink for aperitivo. However, these days you can truly order any drink, no need to stick to the traditional bitter cocktails. Prosecco, white wine, and beer are all common drinks when out before dinner. (Though don’t plan to order wine if you are out AFTER dinner. That tends to strike locals as odd because wine is something to be enjoyed with food).
Did you know that it was a Bolognese chemist the inventor of the first aperitivo spirit without wine? It’s Amaro Ramazzotti – the infusion of 33 herbs and spices perfectly balanced and combined together!
The city of Milan in the 90s lived the economic boom and the local businessman Vinicio Valdo had the brilliant idea to try a new menu serving free food together with spirits, in order to keep customers inside the cafès drinking all the time: the birth of the apricena!
Finally, an important note for teetotaller: in Italy we distinguish aperitivo into two categories, non-alcoholic and alcoholic drinks. Non-alcoholic drinks can either be: alla frutta, with a base of fruit juice; or non-alcoholic bitter aperitif made from herbs and syrups, such as Crodino (Note: you can find alcoholic and non-alcoholic Crodino).
What about you, dear students of Love Italian, what’s your favourite drink to sip in Piazza Maggiore?
Don’t wait longer and come join us for a mouth-watering aperitivo with a view!!
Lorenza Simoni
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